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AMMINISTRATIVE MAGGIO 2023

 Ci accingiamo ad espletare il diritto-dovere al voto,  sono circa 600 i comuni chiamati ad eleggere una nuova amministrazione nei giorni di domenica 14 maggio e lunedì 15. Il fine di una sana amministrazione è quello di raggiungere un grado di benessere della comunità che non rifletta, in primo luogo diseguaglianze sociali,  economiche, culturali, religiose ed etniche. Tale è uno dei principi cardine degli ordinamenti nazionali e colui che riceve l' incarico di amministrare un ente locale deve saper porre in essere scelte oneste in particolar modo nella gestione delle risorse.  Molto spesso la severità dei controlli pubblici non sempre raggiunge il furbetto di turno,  che mascherato dietro allettanti programmi elettorali, spesso elude quelle garanzie democratiche che dovrebbero assicurare un sano impiego di mezzi finanziari.  Per questo motivo il singolo cittadino nel momento in cui si appresta a fare una scelta così importante deve adeguatamente essere informato.  Per fare un ese

RIASSETTO SOCIALE ECONOMICO POLITICO

Si palesa odierna la questione delle sovvenzioni pubbliche e del gettito economico in favore di stato e privati.  Il fattore fondamentale di tali interventi si manifesta nella necessità di una svolta dal punto di vista economico, inteso come riassetto delle ricchezze disponibili.  Il sistema di governo così come si è evoluto fino ad oggi risulta maturo e vetusto.  Il fulcro del problema risiede nel confronto politico che deve essere in grado di ricevere e riorganizzare quanto di innovativo v'è da compiere.  Il tutto nell 'ottica di comprendere la natura di una società che sappia esprimere le capacità e le attitudini personali di ogni individuo.  Non sempre risulta semplice districarsi nei meandri di quanto già compiuto e realizzato, ma affinché popoli e nazioni possano produrre benessere e accrescere la consapevolezza e l 'importanza di quanto ancora è possibile realizzare, bisogna porre l'accento sull'importanza di una convivenza pacifica e sul sentimento di solida

Crisi politica ed internazionale

 Da Nord a Sud,da Est ad Ovest imperversa una crisi internazionale che rischia di sfociare in una vera e propria catastrofe. Diseguaglianze sociali, spartizioni territoriali e forme di governo che tentano di prevalere ne sono la causa. Ma il benessere non si raggiunge con la prevaricazione dell'uno sull'altro , non vige più la legge del più forte, ma v'è bisogno di un bilanciamento degli interessi in gioco e l ' Italia, sia per posizione geografica che per cultura ed ideologie politiche risulta essere un ottimo centro di discernimento. La guerra non è la soluzione: pace, fratellanza e Unità di governo si devono porre quale centro di valutazione delle varie problematiche coinvolte, affinché si possa tutelare ogni forma di etnia, pensiero e sentimento umano nelle sue molteplici sfaccettature.

RIFLESSIONE SULLA GUERRA

Il mondo intero sta vivendo momenti di paura a causa di contrasti di politica internazionale, che parevano ormai scongiurati con l'avvento dell'era moderna. Le soluzioni diplomatiche, i trattati internazionali e le riunioni tra i grandi sembravano aver portato progresso e pace sulla terra. Ma purtroppo l'uomo, con la sua natura egoistica, non ha ancora raggiunto l'equilibrio necessario per affrontare i problemi con le giuste soluzioni. Convinzioni politiche contrastanti danno luogo a dissidi e incomprensioni che sfociano nella violenza armata. Il controllo di lembi di terra sono l'input per muovere eserciti gli uni contro gli altri. Si inneggia la superiorità nazionale a discapito di una convivenza fraterna. Ma nessun ideale politico o governo nazionale può definirsi immutabile. L' obbiettivo deve essere un' umanità in grado di poter esprimere il proprio potenziale e ciò sarà possibile solo percorrendo la strada della pace e della fratellanza. I diversi inte

PER UN' EUROPA SOVRANA

Il governo tedesco è alle prese con un problema di politica-economica, deve far fronte alla modernizzazione del settore industriale ed alla completa digitalizzazione della società, c.d. patto Scholz. Nel suo scopo, di conciliare esigenze di bilancio con quelle di crescita economica, evidenzia la vetustità e l'eccessiva rigidità del patto di stabilità e e la sua necessità di eserere riformato alla luce della nuova realtà economica. Fondamentale è l'appoggo di Francia e Italia, che al momento sembra non mancare. Dunque, si ipotizza una riforma a livello istituzionale dell'Unione Europea. A tal proposito si parla di un'europa più forte e sovrana, che sia in grado di porre in essere manovre di macroeconomia politica per muovere i mercati in senso favorevole, in grado di alterare le regole della concorrenza. Certamente una correzione delle forze economiche di mercato è necessaria, ma non è dato sapere in che modo ciò avverrà. Ci si augura che la conseguenza non sia ulteriore

INNOVAZIONE E MERCATO DEL LAVORO

Un forte impulso rivolto a risolvere le problematiche causa di austerità, stanno giungendo da governo e Unione Europea.  Le testate giornalistiche riportano dati crescenti.  Contratti a termine e incentivi per le assunzioni sono rivolti a risanare le deficienze del mercato del lavoro.  Purtroppo quando si arriva al dunque emergono dati incomprensibili e contrasti insanabili.  I dati ci parlano di percentuali in crescita, + 9,3% nel 2019, +16% nel 2020 e 24 % circa nel 21,  ma poi ci si scontra con problemi di collocazione per gli under 36 o per le donne.  In realtà è necessario cambiare prospettiva osservando la questione da altro punto di vista.  L 'accento va posto sull 'importanza dell' individuo e della sua personalità. La natura intelligente della creatura umana necessita di una condizione in cui egli possa realizzare se stesso.  L ' autostima è uno stato dell ' anima che guida verso la realizzazione. L 'intervento ,dunque, deve essere più sostanziale e men

SISTEMA GLOBALE IN CRISI

La crisi sembra "uscire dalla porta per rientrare dalla finestra". I mercati globali stanno attraversando momenti critici. In particolare la superpotenza del dragone, la Cina, sta soffrendo un empasse produttivo.  Difronte a quello che sembrava un forte incremento economico si è palesato il problema energetico. Le industrie con un ritmo di attività sempre crescente non reggono all'approvvigionamento di materie prime,  quali carbone, petrolio e gas, i cui prezzi balzano alle stelle. Proprio nel momento in cui il mondo si prepara a sostituire le fonti di energia.  Conseguenze si riscontrano sulle Borse mondiali con il crollo di indici e società quotate.  Per altro verso sembrano prendere consistenza i titoli di stato.  Da uno sguardo approssimativo si potrebbe diagnosticare il fallimento del sistema capitalistico o perlomeno la sua fine? È l'inizio di una nuova era? Qualora lo fosse, ci auguriamo che essa sia improntata su sani e giusti principi:  ad esempio"egalit