APPARENTE DEMOCRAZIA E LA NUOVA POLITICA

Gli anni degli altarini politici sono giunti alla conclusione, i nostri benefattori,  coloro che abbiamo eletto in cambio delle promesse di ripresa economica, di buon governo ecc., stanno generando altri stratagemmi per occupare le poltrone e governare nell 'indifferenza dei reali problemi quotidiani degli elettori. 
Ci troviamo difronte ad una vera e propria silenziosa " sovversione del sistema democratico, conquistato a suon di cannoni dai nostri predecessori ".
Basti dire che il paese è ormai gestito da governi non più eletti democraticamente, da almeno due mandati elettorali, governi che ci vengono imposti in seguito ad orchestrate crisi di maggioranza. 
È in voga nei quartieri politici l'astuta prassi di sostituire il Presidente del Consiglio democraticamente eletto per far subentrare un c.d. governo tecnico. 
Un sistema così congegnato è verosimilmente anticostituzionale,  in contrasto con quanto enunciato nell 'art.85.
Esso così recita: " Quando le camere sono sciolte...la loro elezione ha luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove camere ".
A quanto pare,  dunque, si è giunti ad una grave e pericolosa elusione dei principi cardine della democrazia. 
La soluzione a questo grave affronto non può che essere pacifica e normativamente prevista. 
La legge ci aiuta in tal senso prevedendo strumenti quali il referendum abrogativo o modificativo e la petizione popolare,  che consente ai cittadini che raccolgono almeno 50.000 firme di proporre un articolato testo legislativo. 

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